È morto Leonardo Del Vecchio. Il fondatore di Luxottica aveva 87 anni

L’imprenditore era ricoverato da settimane all’ospedale San Raffaele di Milano e sarebbe morto in seguito a una polmonite. Il cordoglio di Draghi: “Partito da umili origini, è stato un grande italiano”

E’morto Leonardo Del Vecchio. Il fondatore di Luxottica e presidente del gruppo Essiliux aveva 87 anni. Del Vecchio, riferiscono fonti mediche all’Agi, era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano da diverse settimane. Il decesso sarebbe stato causato da una polmonite non legata al Covid.

Nato a Milano nel 1935 da una famiglia di emigrati pugliesi, ha vissuto la propria infanzia in orfanotrofio a Milano. Al lavoro già da giovanissimo, a soli 26 anni ha creato dal nulla Luxottica, partendo da un piccolo terreno ad Agordo, in provincia di Belluno. L’azienda si è poi imposta negli anni come il colosso mondiale dell’occhialeria, fino alla fusione con il gigante delle lenti Essilor, nel 2017, che ha dato vita ad EssilorLuxottica.

Secondo uomo più ricco d’Italia secondo la classifica di Forbes, era stato insignito Cavaliere del Lavoro nel 1986. Figura di primo piano della scena finanziaria italiana, Del Vecchio era anche primo azionista di Mediobanca, con una partecipazione del 19,4%.

MILANO –  È morto Leonardo Del Vecchio. Il fondatore di Luxottica e presidente del gruppo Essiliux aveva 87 anni. Del Vecchio, riferiscono fonti mediche all’Agi, era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano da diverse settimane. Il decesso sarebbe stato causato da una polmonite non legata al Covid.

Nato a Milano nel 1935 da una famiglia di emigrati pugliesi, ha vissuto la propria infanzia in orfanotrofio a Milano. Al lavoro già da giovanissimo, a soli 26 anni ha creato dal nulla Luxottica, partendo da un piccolo terreno ad Agordo, in provincia di Belluno. L’azienda si è poi imposta negli anni come il colosso mondiale dell’occhialeria, fino alla fusione con il gigante delle lenti Essilor, nel 2017, che ha dato vita ad EssilorLuxottica.

Secondo uomo più ricco d’Italia secondo la classifica di Forbes, era stato insignito Cavaliere del Lavoro nel 1986. Figura di primo piano della scena finanziaria italiana, Del Vecchio era anche primo azionista di Mediobanca, con una partecipazione del 19,4%.

La nota di EssilorLuxottica: “Cda si riunirà”

EssilorLuxottica “annuncia con profondo dolore la scomparsa del Presidente Leonardo Del Vecchio”. La società, afferma una nota, “esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutta la comunità di dipendenti nel mondo per questa enorme perdita. Il Consiglio si riunirà per determinare i prossimi passi”

Draghi: “Un grande italiano”

Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso il suo “profondo cordoglio” per la scomparsa di Del Vecchio. “Per oltre sessant’anni protagonista dell’imprenditoria italiana, Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio. Cavaliere del lavoro dal 1986, ha sempre coniugato l’apertura internazionale con l’attenzione per il sociale e per il territorio. Del Vecchio è stato un grande italiano: ha portato la comunità di Agordo e il Paese intero al centro del mondo dell’innovazione. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo e mie personali”, le parole che arrivano da Palazzo Chigi.

“Leonardo Del Vecchio è stato un grande italiano. La sua storia, dall’orfanotrofio alla guida di un impero economico, sembra una storia di altri tempi. Ma è un esempio per oggi e domani. Rip”, ha scritto in un tweet il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.

Nel pomeriggio è arrivato anche il ricordo di Francesco Gaetano Caltagirone, l’imprenditore col quale ha serrato un asse per provare a cambiare la governance delle generali. “Se n’è andato un grande italiano. Ne sentirò la mancanza come amico, come imprenditore e come uomo di princìpi. Ho sempre apprezzato la sua lealtà, la sua voglia di lavorare per il bene dell’azienda, con assoluto distacco dal potere che la forza economica può dare, la sua grande visione anche sociale”