Morto a 48 anni l’attore Andrea Benedet. Ha narrato la vita girando tutto il mondo

Dai palcoscenici di Roma e Parma al Théâtre du Soleil. È stato docente di recitazione a Pechino. Tre anni fa la scoperta della malattia a un rene, è spirato sabato all’Hospice di Vittorio Veneto

CONEGLIANO. Era un artista sempre alla ricerca di nuove creazioni: si è esibito in teatri dall’Italia alla Cina, per poi ritornare nella sua Conegliano. Andrea Benedet è mancato a 48 anni. Rimarrà la sua testimonianza come attore, regista, musicista, insegnante.

«Andrea era capace di far realizzare i sogni», lo ricordano gli amici. Diplomato alla scuola di teatro Garrone di Bologna, tra gli Anni ‘90 e Duemila, fu attore al teatro comunale di Bologna, al Teatro 2 di Parma e a Roma.

DA PARIGI A PECHINO

Ha lavorato anche in produzioni cinematografiche e con la regista Ariane Mnounchkine del Théâtre du Soleildi Parigi. Dal 2006 aveva vissuto in Cina, dove oltre che attore è stato docente al centro “Drama Rainbow” di Pechino. Tornato nella sua città ha collaborato con diverse associazioni e artisti, portando anche in diverse scuole del Coneglianese l’insegnamento di “Drama in education”.

IL RITORNO IN CITTA’

“La Gigia”, “Garage extraterreste” sono due tra gli spettacoli di cui è stato regista. Il brolo dell’ex convento di San Francesco era il suo luogo preferito.

«Andrea era un sognatore e aiutava gli altri a realizzare i loro sogni – racconta Marina De Carli, a fianco a lui in diversi spettacoli – sapeva cogliere le necessità e concretizzarle. Anche in questi ultimi giorni, in cui non poteva muoversi, aveva la volontà di fare teatro, la sua forma per esprimersi». Tre anni fa gli era stato diagnostica una malattia a un rene. Sabato è spirato all’Hospice di Vittorio Veneto. L’ultimo spettacolo l’aveva realizzato nell’Autunno Coneglianese, un omaggio a Gianni Rodari.

L’ULTIMA PERFORMANCE SU YOUTUBE

A novembre dal teatro Dina Orsi era andato in scena in streaming lo spettacolo “Le favole dove stanno?”. Non poteva esserci pubblico in sala, ma in centinaia hanno seguito Andrea su Youtube, mentre con la sua chitarra accompagnava la narrazione.

La storia del “Professor Grammaticus” rimane come un suo testamento artistico. «Si può parlare di cose serie e importanti anche raccontando fiabe, occorre una grande fantasia, una forte immaginazione, per essere un vero scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora, e scoprirle, per immaginare un mondo migliore, di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo», è il messaggio finale del suo recital.

Andrea Benedet lascia i genitori Diana e Mario, i fratelli Katia, Emanuel, Matteo e altri familiari. Il funerale si svolgerà domani alle 11.30 in Duomo. Le offerte saranno devolute al gruppo “Le fiabe d’argento” e a Italia Nostra, sezione di Conegliano.