SUSEGANA. Si è spento nella sua casa di Susegana Ivan Mario Zanin, 74 anni, pittore e scultore coneglianese. Soltanto due mesi fa aveva scoperto un tumore al pancreas, il primo giugno, in occasione del ricovero in ospedale a Conegliano, che aveva comportato una degenza di otto giorni. Dopodiché ha avuto un secondo ricovero di un mese presso l’ospedale di Verona e successivamente è rientrato a casa, dov’è stato assistito dai suoi cari fino alla morte avvenuta venerdì.
Pittore e scultore poliedrico, aveva appreso l’arte da autodidatta fin da giovane, cominciando a realizzare le sue opere a vent’anni. «Aveva iniziato dipingendo ritratti dei familiari a matita», spiega la figlia Marylyn, che aggiunge: «Da qui si è sempre più perfezionato e, come pittore, ha dipinto anche ad acquerello, carboncino e a olio. Oltre a ritratti, realizzava anche paesaggi ed eseguiva disegni su commissione. Si è perfezionato pure nella scultura, creando varie opere in argilla, creta o bronzo». Una delle sue opere più note e recenti è il busto bronzeo dedicato al compianto parroco di Parè don Fausto Scapin, esposto qualche settimana fa davanti alla chiesa della Beata Vergine Maria di Fatima nella frazione di Conegliano. Altre sue opere sono finite, non solo in Italia, ma anche all’estero, in Paesi come Francia e Stati Uniti. Fra i riconoscimenti ottenuti, anche l’etichetta di una bottiglia premiata dalla Pro Loco di San Pietro di Feletto nel centenario della Grande Guerra nel 2015.