Se n’è andato in punta di piedi Luigino Ostet “Moro”, 84 anni, pittore neorealista che dipingeva a olio. Era ricoverato in ospedale a Conegliano, dov’era stato trasferito da Casa Fenzi, istituto che l’aveva accolto con la moglie Elda Della Libera da circa un anno.
Originario di Serravalle, orfano dei genitori, crebbe in orfanotrofio a Follina. Fin da piccolo, fu testimone dell’emarginazione e della vita dei derelitti, vicino a quella realtà che divenne poi soggetto dei suoi dipinti, esposti nelle mostre di pittura collettive e personali promosse tra il Coneglianese e il Vittoriese.
I suoi quadri furono ospitati anche in importanti mostre a Venezia, ottenendo diversi riconoscimenti. Era conosciutissimo tra Conegliano e Vittorio Veneto, soprattutto per le sue opere, anche per aver dipinto di recente un affresco nella sede degli Alpini a Conegliano.
In gioventù, tra la fine degli Anni Cinquanta e gli inizi degli Anni Sessanta, fu pure calciatore nel ruolo di portiere, tesserato con la società del Vittorio Veneto, negli anni in cui la squadra fu promossa dalla serie D alla C. Aveva lavorato anche alla Zanussi Grandi Impianti di Conegliano, sua città d’adozione.
Lascia la moglie Elda Della Libera, il cognato, le cognate, nipoti, parenti e amici. Il funerale sarà officiato mercoledì 10 marzo alle 10 nella chiesa di Campolongo.