Addio al sorriso di Nicola Piva ucciso dal virus a 60 anni, era di Castelfranco

Le sue condizioni aggravate nel giro di pochi giorni. È morto nella sua casa, grande cordoglio tra gli amici e tanti volti noti della città

CASTELFRANCO. Castelfranco piange un’altra persona deceduta a causa del Coronavirus: si tratta di Nicola Piva, 60 anni, un volto molto noto in città, spirato sabato nella sua abitazione in Borgo Pieve. Le sue condizioni si sono aggravate in pochissimo tempo, anche a causa di patologie pregresse, tanto che non c’è stato il tempo per un ricovero in un ospedale Covid.

Nicola Piva era diventato non vedente all’età di vent’anni a causa di una malattia: una condizione che però, nonostante le difficolta, non ha mai determinato il suo stato d’animo. Anzi , il suo era un’ottimismo contagioso. La sua famiglia aveva un’avviatissima azienda meccanica di alta precisione a Salvatronda, gestita dal papà Elio e dallo zio.

E questo doveva essere il futuro anche di Nicola che dopo la maturità scientifica conseguita al liceo Giorgione aveva scelto di iscriversi ad Ingegneria Meccanica. Un percorso purtroppo interrotto con la perdita della vista. La notizia della sua improvvisa scomparsa è stato uno schianto per i tanti amici di gioventù – con qualcuno aveva frequentato la stessa classe dalle elementari fino al liceo – con cui Nicola Piva non aveva mai interrotto i rapporti: negli anni era diventato proprio lui il punto di raccordo di queste amicizie che superavano il tempo e le distanze fisiche.

«Era una persona buonissima, con cui si stava molto bene insieme» ricorda l’amico Luciano Salvalaggio, docente di fisica all’Itis Barsanti, «e per questo era benvoluto da tutti. Aveva una vita sociale molto ricca e una memoria prodigiosa: ad esempio si ricordava i compleanni di tutti. Era sempre un grande piacere incontrarlo. E la stessa cosa la possono dire tutti coloro che lo hanno conosciuto anche negli anni recenti».

Una delle sue caratteristiche era quella di trasmettere positività: «Non ha mai fatto pesare la sua condizione, anzi ha sempre voluto avere una vita autonoma per quanto gli era possibile» ricorda un altro amico, «la sua forza di volontà era esemplare. Ci mancherà tantissimo. Facciamo ancora fatica a credere che non lo vedremo più».

Nicola Piva lascia le sorelle Marisa e Gabriella: in ottemperanza alle disposizione ministeriali, l’ultimo saluto sarà dato con una benedizione delle ceneri presso il cimitero di Castelfranco in data da destinarsi.