Addio all’ex sindaco di Farra di Soligo Annito Spadetto: governò Farra negli anni ’60

Aveva 92 anni e stava per diventare bisnonno, aveva amministrato la città negli anni del boom.

FARRA DI SIOLIGO. Aveva 92 anni Annito Spadetto, sindaco di Farra di Soligo dal 1960 al 1963, gli anni del boom. Se lo è preso il Covid: primi sintomi tra Natale e Capodanno, con febbre a 39. Un illusorio miglioramento, le sopraggiunte difficoltà respiratorie, il ricovero a Montebelluna, il decesso nella notte tra sabato e domenica, pochi giorni prima di diventare bisnonno.

Originario di Farra, orfano di padre in tenera età, Annito aveva tempra d’acciaio. Nato in una famiglia povera, faceva avanti e indietro in sella alla propria bicicletta tra Farra e Conegliano per frequentare il classico.Seguirà la laurea in giurisprudenza a Ferrara, mantenendosi gli studi prestando servizio all’orfanotrofio Martinitt di Milano (l’istituto di Del Vecchio e di “Miracolo a Milano”).
Rientrato a Farra, il praticantato in uno studio notarile e la candidatura vittoriosa nel ’60 alle comunali. Da sindaco, si innamora di Maria Franca Spilimbergo, che sposerà poco dopo. Passa a Treviso per un importante posto in banca, poi si trasferisce definitivamente a Montebelluna, ma sempre con Farra nel cuore.
«Papà non ce l’ha mai detto, non voleva complicarci le cose, ma abbiamo sempre saputo che nel profondo del suo cuore avrebbe voluto esser sepolto nell’amata Farra», racconta il figlio Umberto.
Una vita piena la sua. «Era più che autosufficiente, ma soprattutto una forza di pensiero da far invidia a tanti cinquantenni. L’unico rammarico è che il virus lo abbia portato via quando mancava pochissimo per poter conoscere Giorgio, il primo pronipote, appena nato».
Annito lascia la moglie Maria Franca, i figli Stefania con Daniele, Umberto con Marina, Elisa con Massimo e i nipoti Andrea, Silvia, Carlo e Luca. I funerali saranno lunedì 25 gennaio alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Farra di Soligo.