Addio di Treviso ad Aldo Tognana, partigiano e industriale di successo

Comandante partigiano nel dopoguerra fondò con il fratello l’industria di porcellane che porta il nome di famiglia. Rappresentante della Dc e poi del centrosinistra aveva compiuto 100 anni lo scorso marzo

TREVISO. Si è spento nella notte tra lunedì e martedì l’ingegner Aldo Tognana, imprenditore della ceramica di successo, tanto da aver portato il marchio “Tognana” ai vertici europei dell’eccellenza, ma prima di tutto, come lui amava ripetere, combattente per la libertà e la democrazia, come capo partigiano. Aveva compiuto 100 anni lo scorso marzo.
Aldo (all’anagrafe Clarimbaldo, nome usato nella sua famiglia di origine svizzera e arrivata a Treviso nel 1700) Tognana, si era laureato giovanissimo in Ingegneria a Padova ed era entrato nel mondo del lavoro con il fratello Alessandro fondando  la Ceramica Tognana, iniziando con i piatti da tavola.
Importante il suo contributo alla Liberazione dalle truppe naziste e dai collaborazionisti fascisti.
 Era stato infatti  capo della brigata partigiana “Treviso” e il 25 aprile del 1945 divenne responsabile della città.
 In quegli anni si era anche fidanzato con la sua compagna di una vita,  Linda Balestreri, che sposò nel 1946.
L’ingegner Tognana ricordava come si mise a cercarla come un pazzo in bicicletta vagando per Treviso ridotta in macerie dopo il terribile bombardamento del 7 aprile 1944.
Attivo esponente della Democrazia Cristiana, negli anni del dopoguerra continuò con l’impegno politico accanto a quello professionale che arrivò a risultati tali he verso l’inizio degli anni 60 le Industrie Tognana producevano la metà delle stoviglie che si vendevano in Italia.
Dopo essere diventato, dal 1976 al 1981, il presidente degli industriali di Treviso aveva partecipato alla fondazione dell’Ulivo e del centrosinistra con Romano Prodi. Era anche stato candidato sindaco ela città ma era stato battuto da Giancarlo Gentilini.