Prestò servizio al comando della Marina militare di La Spezia e all’Arsenale di Venezia presso il Commissariato della Marina militare. Per i particolari meriti sportivi, si dedicò pure alla vela, al nuoto e al canotaggio. Sarà proprio Venezia la sua città-rifugio, dove si stabilì definitivamente nel 1943, quando lasciò da esule il capoluogo dell’Istria, sfuggendo alle persecuzioni titine.
Qui fu assunto alla Silver Caffé, quale dirigente nel settore amministrativo e commerciale. Quando la famiglia Zanetti acquisì la “Silver”, Vascon lavorò nella sede di Silea, poi in quella di Conegliano nel 1960 e nello stabilimento di Nervesa della Battaglia nel 1970, fino al raggiungimento della quiescenza nel 1982. A Conegliano abitava in via Friuli.
Il figlio Renato lo ricorda come una persona lucidissima, positiva, era il riferimento di familiari e amici. Italo lascia i figli Mario con Lucia e Renato con Rossana, la sorella Anita, nipoti e pronipoti.
La cerimonia funebre sarà officiata venerdì 11 giugno, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Madonna delle Grazie, nel quartiere di Monticella a Conegliano. La salma di Italo Vascon sarà poi cremata.