CONEGLIANO. Il professor Umberto Prestia si è spento a 84 anni, un anno dopo la sua amata compagna. Era malato da tempo. 

La sua vita è stata legata a quella di Alessandro Del Piero. Perché era stato proprio lui, quando Alessandro aveva appena sei anni (e la mamma voleva giocasse in porta, perché era fragile), a diventare il suo primo allenatore e a insegnargli i primi rudimenti della sfera, nel campo di calcio di San Vendemiano, a un chilometro dalla casa di Saccon dove il futuro campione del mondo abitava con la famiglia. Poi Alessandro Del Piero era diventato l’Alex nazionale, e il professor Umberto era rimasto a insegnare a nuove generazioni di giovani.

Oltre a fare l’allenatore di calcio, è stato anche insegnante di educazione fisica in diversi istituti superiori (come l’Ipsia di Conegliano) e istruttore federale di pallacanestro all’Isef di Bologna.    

“Caro Prof, ti sono vicino in questo momento così difficile, ci tengo a mandarti un abbraccio perché non dimentico dove tutto è iniziato per me, e quanto sei stato importante per iniziare il mio sogno. Ti porgo le mie più sentite condoglianze per la scomparsa della tua cara Renata, sicuro che sarai forte degli stessi valori che ci hai trasmesso da bambino. Un caro saluto. Alessandro Del Piero.” Questo il messaggio che Alessandro Del Piero gli aveva mandato a maggio dell’anno scorso, quando il professor Umberto aveva perso la moglie. La testimonianza di una stima reciproca mai venuta meno.

E oggi, 3 gennaio, è toccato al Calcio San Vendemiano tributare a Umberto Prestia un saluto: «Ci è appena giunta una triste notizia! È venuto a mancare il professor Umberto Prestia, lasciando nello sconforto innumerevoli generazioni di giovani che hanno avuto la fortuna di averlo come Allenatore, Maestro, amico, ma soprattutto come grande educatore. Alle figlie Patrizia, Paola e ai familiari tutti va la nostra vicinanza con le più sentite condoglianze ed un grande abbraccio».