Culturista morto: nessun fascicolo d’inchiesta della Procura di Treviso

Selva del Montello, il padre del giovane stroncato da un probabile infarto: “Era un ragazzo a posto: beveva solo acqua e alla domenica si concedeva una Coca Cola”. 

La Procura di Treviso, in base agli accertamenti svolti dai carabinieri della Compagnia di Montebelluna, non avrebbe ravvisato la necessità di aprire un fascicolo d’inchiesta sulla morte di Samuel Carletti, il culturista 22enne trovato morto nella notte tra martedì e mercoledì di fronte alla sua abitazione di Selva del Montello, colpito da un malore fatale, probabilmente un infarto, mentre si trovava a bordo della sua auto. Il giovane aveva trascorso la serata in palestra, alla Mc Fit di viale della Repubblica a Treviso, e soffriva solo di una lieve forma di anemia mediterranea: era perfettamente sano stando alle varie visite mediche a cui si era sottoposto nel corso degli ultimi anni. Per ora non è stato effettuato nessun esame autoptico: la Procura non l’ha richiesta, non essendoci alcuna ipotesi di reato (un esame esterno è già stato effettuato) mentre all’Ulss 2 non è pervenuta alcuna richiesta da parte dei genitori del giovane, Corrado e Nora. Come gesto di grande generosità la famiglia ha dato il proprio assenso per la donazione di cornee e cartilagini del 22enne. Si attende ora soltanto il nullaosta della Procura di Treviso per lo svolgimento dei funerali: il provvedimento potrebbe essere firmato già nelle prossime ore.