È morta Marisa Agnesato, l’ostessa di Candelù

Per 35 anni gestì la “Superga”. Originaria di Quarto d’Artino si era trasferita a Maserada per amore

MASERADA. Si è celebrato lunedì 11 gennaio, nella chiesa di Candelù, l’ultimo saluto a Marisa Agnesato vedova Carisi, deceduta il 7 gennaio all’età di 77 anni. Mancava in paese ormai da tempo, da quando una brutta malattia l’aveva costretta sul letto di una casa di cura. Un male a cui si è poi aggiunto nelle ultime settimane anche il coronavirus, dal quale non si è più ripresa.


Non l’hanno mai dimenticata, però, nella piccola Candelù, paese dove si era trasferita per amore lasciando la “sua” Quarto d’Altino; tutta la comunità, infatti, si è stretta in questi giorni attorno ai figli Roberta, Grazia, Michele e Arianna, al fratello e ai nipoti: una famiglia molto nota nella zona e, in particolar modo, nel comune di Maserada.

“Una donna disponibile, discreta e solida”, la ricordano i parenti, “grande lavoratrice che, però, non ha mai fatto mancare nulla alla propria famiglia”. Una grande famiglia, fatta di figli, nipoti e affezionati clienti che la ricordano con affetto.