È morto Elio Fabbian, una vita da pediatra con passione e amore

Lutto a Castelfranco, ha curato generazioni di bambini dagli anni Settanta al 2010. I funerali nella chiesa di Sant’Eulalia a Borso  

CASTELFRANCO. È stato il primo pediatra di base a Castelfranco, prestando la sua assistenza a migliaia di bambini castellani nati dagli anni Settanta fino al 2000. Il dottor Elio Fabbian è spirato venerdì all’ospedale di Montebelluna dove era ricoverato in conseguenza della malattia che da tre anni lo costringeva alla dialisi. Aveva 89 anni.

Con lui se ne va un protagonista della sanità castellana, un punto di riferimento per generazioni di famiglie e per i loro figli. Originario di Sant’Eulalia di Borso del Grappa, si era laureato in medicina a Padova e qui si era specializzato in pediatria. Negli anni Sessanta aveva operato, sempre nei reparti di pediatria, prima a Camposampiero e poi a Castelfranco, dove era uno strettissimo collaboratore del primario Baggio. Al tempo non esisteva il pediatra di base e per i bambini ci si rivolgeva direttamente in ospedale per visite specialistiche. Sarà nel 1980 che questa figura viene introdotta nell’assistenza pubblica: e da quel momento il dottor Fabbian comincia a lavorare nel suo ambulatorio di via Tiepolo. Andrà in pensione nel 2000, ma continuerà ad esercitare la professione medica come libero professionista fino al 2010.

Fabbian teneva molto a distinguere l’ambito familiare a quello professionale, dove dava tutto se stesso. Non erano rari i casi in cui si presentava a casa dei piccoli pazienti alle sei di mattina, dopo essere stato in piedi tutta la notte per avere conferma se aveva dato la terapia giusta. «Questo perché – ricordano i familiari – durante la preparazione universitaria aveva visto tanti bambini morire per colpa di diagnosi e terapie errate: si era promesso che non avrebbe mai perso uno di quelli che gli erano stati affidati». Il dottor Fabbian era anche una persona molto religiosa, con una fede incrollabile che lo ha aiutato negli ultimi anni, quelli della malattia: pur consapevole della sua gravità aveva mantenuto una grande voglia di vivere, di andare avanti. Non ha mai voluto nessun riconoscimento per aver fatto il suo dovere. Aveva rifiutato anche la medaglia d’oro dell’Ordine dei medici.
Lascia la moglie Vallì e i figli Giovanni, Francesco – che gestiscono la farmacia Fabbian in Borgo Padova – Luca e Paolo. Funerali martedì 17 novembre alle 15 nella chiesa di S. Eulalia.