Ecco chi era Angelo, morto in moto a 18 anni: moto, kick boxing, la scuola, «era buono con tutti»

Monastier. Angelo Pellin, 18 anni è morto praticamente sul colpo.Frequentava l’ultimo anno della scuola di parrucchiere e del centro di formazione professionale “San Luigi” a San Donà. Era una professione che gli piaceva, e con la quale desiderava affermarsi nella vita.

MONASTIER. Ha dato gas alla sua Benelli 300, comprata da poco, ma su quel tratto di via Pellegrini deve aver perso il controllo: la moto è schizzata per toccare prima un albero e poi finire la sua corsa contro quello successivo, a poca distanza dall’incrocio con via Caduti in Guerra.
Una collisione tanto violenta quanto fatale: Angelo Pellin, 18 anni è morto praticamente sul colpo.

Frequentava l’ultimo anno della scuola di parrucchiere e del centro di formazione professionale “San Luigi” a San Donà. Era una professione che gli piaceva, e con la quale desiderava affermarsi nella vita.

Mai suoi sogni si sone ferati tutti, una volta per smempre, ieri in via pellegrini.

«Angelo era un ragazzo estremamente simpatico, pieno di vita e di energia», dicono tutti. «Buono con tutti, un Angelo in utti i sensi» .

«Era molto determinato, ma anche molto tranquillo. Sì, la moto gli piaceva, ma sapeva gestirsi: chissà cos’è successo ieri», aggiunge uno dei suoi coetanei, affranto. Non passavano inosservati i suoi riccioli, che spuntavano anche dal cappuccio delle felpe che amava indossare.

Dai suoi profili social, anche la passione per lo sport e in particolare per il kickboxing.

E una foto lo riprende in sella alla sua moto Benelli 300, che tanto aveva desiderato e in sella alla quale si è spezzata la sua giovanissima vita. In molti, tra i giovani, lo ricordano ancora ragazzino ai campi estivi del Grest e nei gruppi parrocchiali.

Il sindaco Paola Moro e la comandante della municipale intercomunale, Barbara Ciambotti, quando sono giunti sul luogo dell’incidente e hanno avuto la conferma dell’identità della vittima hanno voluto comunicare direttamente ai genitori la notizia della tragedia che ha strappato ai coniugi Pellin il loro unico figlio.

«Un’esperienza straziante, ma sentivamo il dovere di farlo», ha detto la prima cittadina, «Siamo tutti sconvolti, per la nostra comunità è un gravissimo lutto, la tragedia ha spezzato una giovane vita». Ora si attende il nulla osta dell’autorità giudiziaria per rendere l’estremo saluto al giovane.