Frontale nella notte, rappresentante di 49 anni muore sul colpo

Dramma a Merlengo in via Colombera. La vittima è Davide Callegaro. Grave il 26enne alla guida dell’altra auto

Un boato ha squarciato il silenzio della notte poco dopo le 2 in via Colombera a Merlengo di Ponzano. Svegliati di soprassalto i residenti sono scesi in strada, davanti a loro due auto distrutte e in una di queste il corpo senza vita di Davide Callegaro, 49 anni, rappresentante di Casier. La sua porsche è andata in mille pezzi nello scontro frontale con una Alfa Giulietta che procedeva in senso contrario, a guidarla un 26enne di Povegliano in gravi condizioni al Ca’ Foncello di Treviso.
Nessun segno di frenata

Ad oggi, fanno sapere i carabinieri che indagano sull’accaduto, si sta ancora ricostruendo la dinamica per capire quale dei due mezzi abbia improvvisamente invaso l’altra corsia investendo l’auto che procedeva in senso opposto. La Porsche e la Giulietta dopo l’impatto sono state catapultate ciascuna su un lato della carreggiata, una nel fosso, la Porsche di Callegaro contro la recinzione di una casa, distrutta. Pare che ad innescare il frontale possa essere stata la Giulietta, ma sono prime ipotesi, di certo però la rapidità con cui è avvenuto tutto è stata tale da non permettere né a Callegaro né al 26enne di Povegliano di frenare. A terra solo pezzi d’auto e vetri, un paletto spartitraffico abbattuto, inesistenti segni di pneumatici.

Strada chiusa fino all’alba
Il recupero del corpo di Callegaro, i rilievi dei carabinieri e le operazioni per rimuovere le carcasse delle due auto sono durati quattro ore, tanto che a Merlengo è stato necessario anche l’intervento della Protezione civile (arrivata sul posto anche con il sindaco di Ponzano) per gestire la chiusura totale della strada dove si è lavorato fino all’alba sotto le fotoelettriche dei vigili del fuoco.

Tutto mentre i carabinieri comunicavano la terribile notizia ai familiari di Callegaro, originario di Casier, dove suo padre aveva una ditta, e dove lui ancora viveva. Lascia i genitori, Luciano e Albina, due sorelle, Lisa e Marzia avvocato a Treviso, la fidanzata Jasmine e una grandissima “famiglia” di amici, affezionatisi a lui per la sua sincerità e onestà, oltre che inesauribile carica vitale. Callegaro, rappresentate di prodotti idraulici, sportivo e calciatore fin da giovane, era un uomo trasversale: capace di frequentare tanti ambienti diversi e tessere attorno a lui una rete di affetti incredibilmente vasta.
L’inchiesta
Sia la Porsche di Gallegaro che la Giulietta sono stati posti sotto sequestro. La procura di Treviso ha aperto un fascicolo sul caso e dovrà chiarire, grazie alle indagini dei carabinieri, l’esatta dinamica dell’accaduto. Possibile vengano eseguiti anche degli accertamenti sul corpo di Callegaro. Intanto sono stati eseguiti i test alcolemici.