Possamai è stato uno degli interpreti degli anni ancora spontanei di un rugby legato alla piazza trevigiana, certamente più naif, ricca di aneddoti, dai documenti aggiustati agli scambi franchi di “opinioni” in campo.
Corrado Possamai è arrivato perfino alla nazionale (tre i gettoni con la maglia azzurra) e vanta una carriera lunghissima già a Treviso, prima di passare a Rovigo e chiuderla a Villorba, che gli ha consentito di giocare con almeno tre “covate” della mitica Metalcrom. Già negli anni Sessanta Possamai era entrato nello staff di Trevisauto, la concessionaria Opel di Sant’Artemio, dove avrebbe lavorato per 39 anni e 6 mesi, fino al 2005.
E il figlio Nicola, rugbista pure lui, ha raccolto anche il testimone professionale del padre.
Fra le passioni di Possamai i funghi e i boschi, dove amava perdersi in memorabili battute. Ma sono leggendarie anche le sue storie e le sue barzellette, narrate per decenni nella lunghissime notti dei veci del rugby, anche fino all’alba.
Con Loris Casellato componeva un duo formidabile e inarrestabile. Uomo di prima linea in campo ma anche fuori: sempre, con una schiettezza che non ammetteva compromessi. Le scuole più professionistiche e globali del rugby cittadino lo avevano visto decisamente contrario, nel tempo, strenuo difensore e paladino delle radici storiche cittadine e territoriali.
L’ex rugbista Corrado Possamai lascia la moglie Luigina, i figli Nicola e Vanessa. I funerali si terranno nella chiesa parrocchiale di Santa Bona, in data ancora da definirsi.