Isidoro torna a casa dopo 100 giorni col virus: il pensionato di Pieve di Soligo era ricoverato da aprile

«La malattia mi ha lasciato qualche problema alle caviglie ma lo supererò. Grazie ai medici». E ancora: «Eravamo 4 in camera, ce l’ho fatta solo io»

PIEVE DI SOLIGO. A 81anni, Isidoro Collet ha vinto la propria battaglia contro il Coronavirus: dopo 100 giorni di ospedale, di cui 72 di totale isolamento, ieri finalmente il rientro a casa. L’anziano, muratore in pensione, ieri è stato dimesso dall’ospedale specializzato in Covid di Vittorio Veneto, in cui era ricoverato dallo scorso 3 aprile, e ha potuto riabbracciare la moglie Rosanna, i figli e i cinque nipoti.

«Un’avventura molto dura, ma per fortuna sono qui – racconta l’81enne – a fine marzo sono stato accompagnato all’ospedale di Conegliano per una visita cardiologica. Tornato a casa ho iniziato a sentirmi strano e poi un forte malessere. Al che abbiamo chiamato il 118 e sono stato ricoverato. Poi il tampone e la scoperta della positività al Covid-19».

Il sospetto è di aver contratto il virus all’ospedale di Conegliano, mentre aspettava la visita di controllo in uno spazio chiuso, assieme ad altri pazienti. «Era il 3 aprile il giorno in cui sono stati ricoverato – continua l’anziano – messo in terapia intensiva; intubato circa 10 giorni, senza capire cosa stesse accadendo, nessun affetto vicino. Esperienza che non auguro a nessuno. Eravamo in quattro in stanza, ma solo io ce l’ho fatta».

Un racconto emozionato quello di Collet che ieri finalmente ha potuto riabbracciare la moglie Rosanna e il resto della famiglia, tra cui gli adorati cinque nipoti. «Il virus ha danneggiato il sistema nervoso, ora ho dei problemi alle caviglie che non mi permettono di reggermi in piedi – continua Isidoro – i medici mi hanno detto che recupererò del tutto, ci vorrà del tempo. Ringrazio il personale sanitario di Vittorio Veneto che si è dimostrato molto disponibile e competente».