Istruttore di nuoto positivo al Covid muore d’infarto a Salgareda

Gianni Marangio è scomparso all’età di 66 anni. Il mondo del nuoto a Oderzo è sotto shock

SALGAREDA. Era positivo al Covid ma quasi asintomatico: ha avvertito un malore ieri mattina, nell’abitazione in cui era in isolamento a Salgareda, ed è morto. La diagnosi parla di infarto, e ci si chiede quale peso abbia avuto l’impatto del coronavirus sul suo fisico e specialmente sul suo cuore, uno degli organi, assieme a polmoni, reni e cervello, più attaccati dal virus.

Gianni Marangio, originario di Lecce, è scomparso all’età di 66 anni. Il mondo del nuoto a Oderzo è sotto shock. Dagli anni ’90 era istruttore all’Arca, struttura gestita da Stefano Cerchier. Era istruttore dal 1975. «Un fulmine a ciel sereno, siamo enormemente scossi – ha raccontato Cerchier – era una grande persona, che si è avvicinata al mondo del nuoto mentre faceva l’odontotecnico».

Il ricordo dell’Arca di Oderzo si è tradotto in un post sui social commovente: «Con la tristezza nel cuore salutiamo il nostro tecnico e amico da una vita, Gianni Marangio, che ci ha improvvisamente lasciati. È sempre stato una figura di riferimento per tutti noi, un amico fidato, simpatico, sempre col sorriso, con la battuta pronta, che sapeva rallegrare le giornate e che sapeva cogliere gli aspetti positivi anche nei brutti momenti. La famiglia Arca piange uno storico e prezioso collaboratore ma anche un grande amico. Siamo sicuri, Gianni, che troverai lassù infinite acque azzurre dove nuotare verso l’infinito».