La città piange Dino Brugnaro storico benzinaio di Treviso: è stato stroncato dal Covid

È stato per anni ai vertici locali e anche nazionali dell’associazione di categoria. Funerali venerdì alle 15 a Sant’Ambrogio di Fiera

TREVISO. La stazione di servizio a Fiera, avviata dal padre nel Dopoguerra. E l’impegno con la Federazione gestori di carburante, tanto da diventare vicepresidente nazionale. Si è spento Dino Brugnaro, 88 anni, 50 dei quali passati al distributore di carburante di Fiera, quello all’intersezione fra la via Postumia e viale IV Novembre.

Malato di Alzheimer da una quindicina d’anni, da quattro abitava nella residenza per anziani San Vincenzo de Paoli a Fiera: lì è stato colpito dal Covid, che non gli ha dato scampo. Lascia la figlia Marina, il fratello Sergio e la sorella Vally, nipoti e pronipoti. I funerali avranno luogo venerdì alle 15, nella chiesa di Sant’Ambrogio di Fiera.

La stazione di servizio, che l’ha visto impegnato fino al 2004, fu fra le primissime attivate a Treviso nel Secondo Dopoguerra. L’aveva avviata il padre Sesto, che poi la gestì assieme al figlio Dino. Inizialmente, fu pure autonoleggio: un’epoca in cui l’Italia faticava ancora a rialzarsi dalle ferite della guerra e il boom dell’automobile era ancora lungi dall’arrivare. Poi la stazione incluse pure una tabaccheria, dove lavorava Linda, moglie di Dino, scomparsa quattro anni fa.

Dino, che ne avrebbe compiuti 89 il 22 gennaio, ha trascorso gran parte della vita in quella stazione di servizio, almeno mezzo secolo, fino a quando non è stata ceduta nel 2004. Lì, al bivio fra via Postumia e viale IV Novembre, aveva la sua seconda casa. Un punto di osservazione privilegiato per vedere pure Treviso crescere e svoltare. Ma, nel capoluogo e non solo, il suo nome è legato anche all’impegno con la Federazione gestori di carburante, in seno all’Ascom.

«Tutti lo chiamavano “il presidente”», ricorda la figlia Marina. L’impegno nella categoria s’è protratto per 30 anni: presidente provinciale, numero uno regionale, una breve parentesi come vicepresidente nazionale. Un riferimento prezioso e puntuale per chi operava nel settore. «Tutti lo volevano, tutti lo cercavano. Sì, il punto di riferimento di tutti i gestori di carburante», conclude la figlia, ricordando i tempi in cui dava una mano all’attività.