La città piange Perissinotto ex canoviano e filantropo

Commercialista molto noto a Treviso, è stato a lungo consigliere di Veneto Banca Con la Fondazione Silla Ghedina ha contribuito al restauro del patrimonio artistico

L’impegno con gli ex allievi del liceo Canova a Treviso, l’amore per l’arte e la cultura, la passione per lo “scouting” di musicisti e artisti. La lunga esperienza in Veneto Banca, da consigliere di amministrazione e in qualità di presidente della Fondazione. E ancora, l’instancabile attività filantropica alla guida della Fondazione Silla Ghedina, il restauro delle chiesette sull’Alpago ma anche il recupero dei dipinti di San Nicolò, a Treviso. La città piange Gianquinto Perissinotto, 65 anni, commercialista con studio sulla Postumia conosciutissimo nella Marca e nel Bellunese, scomparso ieri dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Francesca, le figlie Elena e Chiara, tre fratelli. I funerali saranno fissati nelle prossime ore.

l’economia e la scuola

Tutto il mondo dell’economia è in lutto: ai tempi dell’impegno in Veneto Banca Perissinotto era anche revisore di Confartigianato Asolo-Montebelluna. Originario di Treviso, nella Marca il suo nome è indissolubilmente legato al liceo Canova: «Una persona coltissima, economista di formazione ma umanista nel cuore, amante della storia, della lettura e dell’arte, instancabile sostenitore della cultura in ogni sua forma, da ex canoviano ha partecipato alle attività dell’associazione Ex Allievi fin dalla sua fondazione, divenendone poi presidente nel 2018» commenta oggi il vice presidente del gruppo, Alberto Armellin, «durante il suo mandato si è speso con estrema passione per rinsaldare il legame tra ex allievi e studenti, favorendo l’incontro tra professionisti e alunni del liceo, e sostenendo moltissime attività extrascolastiche di successo. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura trevigiana e nell’intera comunità dei canoviani».

l’attività filantropica
Perissinotto è stato nel direttivo dell’associazione Per mio figlio onlus, e presidente del collegio sindacale dell’allora Usl 9 di Treviso dal 2003 al 2010. Fabio De’Longhi, presidente della onlus, e Francesco Benazzi, dg dell’Usl, lo hanno ricordato ieri con un messaggio: «Persona coltissima, disponibile, precisa e curiosa. Il confronto con lui ha sempre favorito e contribuito alla crescita della nostra sanità, e al bene della nostra comunità».


l’impegno per le dolomiti

Lutto anche nel Bellunese, dove Perissinotto presiedeva, fin dalla sua costituzione, la Fondazione Silla Ghedina, che ha organizzato eventi, aiutato studenti e insegnanti, sostenuto restauri di beni artistici e architettonici, in particolare con un ampio programma di recuperi di opere d’arte nelle chiesette dell’Alpago. Il sostegno della Fondazione Silla Ghedina è stato decisivo, per esempio, per un evento di portata internazionale come “Una montagna di libri” a Cortina. «Era un uomo buono e di grande umanità» ricorda il fratello Michele, avvocato a Treviso, «un uomo di cultura, arte e letteratura. Amava i giovani e i giovani amavano lui, perché a loro aveva molto da dare».