Casagrande aveva iniziato come dipendente privato prima di intraprendere il percorso in un locale che nel 2012 taglierà il traguardo del secolo di vita con alla guida la famiglia Ziggiotti.

Resta sempre vivo più che mai il famoso detto del «un bicer de vin bon da Gigio Osto da Ca’ Tron». Fu infatti Gigio nel 1912 ad iniziare l’avventuraper poi passare la mano al figlio Marcello che cederà il locale alla figlia Loris,  abilissima cuoca nota soprattutto per le prelibatezze delle ricette a base di selvaggina.

Renzo era uomo da banco e sala, bravo nelle pubbliche relazioni, persona semplice che ben capiva le esigenze dei clienti. L’imprenditore Angelo Nogarotto con la moglie Patrizia sono amici da una vita della famiglia Casagrande e alla notizia della morte ricevuta domenica 3 gennaio erano affranti. «Renzo resta un grande amico che ha aiutato in silenzio molte persone», commenta Nogarotto,«di lui si può solo parlare bene. Perdiamo un amico oltre che un professionista nella ristorazione».
Nel 2015 Renzo e Loris dopo decenni di lavoro avevano ceduto la storica trattoria. Non basterebbe un libro per raccontare la storia di questo locale, noto soprattutto per la cucina tipica e la selvaggina. Numerose le generazioni che in mezzo al verde della campagna della Marca, ai confini con Meolo, si sono fermati a gustare le prelibatezze cucinate da Loris Ziggiotti, immersi in un ambiente incontaminato.

Numerosi i clienti dalla provincia di Venezia innamorati di una cucina che rispecchiava la tradizione della campagna trevigiana. Giacomo Buldo ex assessore alla cultura che per anni ha organizzato eventi culturali per promuovere il territorio roncadese ha commentato: «era molto disponibile quando organizzavamo le serate con pittori, musicisti e scrittori. Con i gestori del “Boschetto” mai ci sono state difficoltà, semmai sensibilità e spirito di collaborazione. Renzo ci mancherà».
Casagrande lascia la moglie Loris e il figlio Roberto. Il funerale si terrà giovedì 7 gennaio nella chiesa parrocchiale di Ca’ Tron.