Si è spento il ristoratore Bisetto, per più di 25 anni alla “Moncia”

“Biso” anni ’90, aveva rilevato il ristorante lungo la Noalese con la moglie Maria Rosa Daniel. Amava stare tra i suoi clienti

TREVISO. La Moncia senza di lui non sarebbe stata certamente la stessa cosa. Le centinaia di clienti che hanno frequentato il suo ristorante, piangono Francesco Bisetto “Biso”, scomparso domenica all’età di 76 anni. Da tempo viveva in casa di riposo a Villorba, dopo l’ictus che lo aveva colpito nove anni fa.

Un’appendice dolorosa per una vita fatta invece di gioie, di amici, di passioni, e di una famiglia che ha saputo raccogliere la sua eredità portando avanti il ristorante sulla Noalese, quando la salute non ha consentito a “Biso” di farlo più. La Moncia nasce da una sua passione, quando circa a metà degli anni ’90, aveva rilevato il ristorante con la moglie Maria Rosa Daniel; scomparsa, anche lei, due anni fa dopo una malattia. Francesco Bisetto aveva fatto della Moncia un luogo adatto a tutti, in cui ci si poteva sentire a casa.

«Era un personaggio istrionico che amava stare in compagnia», lo ricordano i figli. «Come si confà a chi è in questo settore era sempre in mezzo alla gente, appassionato. Ma gli ultimi anni sono stati una sofferenza; lo ricorderemo ridere nel suo ristorante tra i suoi amici e i suoi clienti».

Bisetto, grande appassionato di calcio, era un cuoco praticamente autodidatta, appassionato di cucina si era messo dietro ai fornelli dando vita alla Moncia, e ha continuato anche una volta all’interno del ristorante a prediligere una cucina familiare in un luogo in cui sentirsi a casa.

Lascia i cinque figli e gli amatissimi nipoti. I funerali si terranno giovedì alle 15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore, con partenza alle 14.30 da Casa Marani a Villorba. In molti vorranno dare l’ultimo saluto a “Biso”, i clienti storici che lo avevano apprezzato da cuoco e istrionico padroni di casa e quelli che lo hanno potuto solo incrociare, attraversa la gestione dei figli.