Treviso dà l’addio a De Carlo, aveva 66 anni: una vita da ottico in via Manin

Un infarto lo ha fulminato nella sua abitazione, stava partendo per la montagna. Vani i soccorsi immediati del 118. Lascia la compagna e un figlio di 10 anni

TREVISO. «Non mi sento bene, vado a farmi una doccia, ma è meglio che vada al Pronto Soccorso a farmi dare un’occhiata».

Sono state le ultime parole di Pier Giuseppe De Carlo, il notissimo ottico di via Manin, atteso in montagna dalla compagna per sfruttare il lunedì giorno di chiusura del negozio.

Quando ieri mattina, poco dopo le 10, la sorella è arrivata nell’abitazione di via Fontebasso, nel quartiere della chiesa Votiva, ha trovato l’uomo esanime in corridoio. Aveva fatto in tempo ad uscire dalla doccia, quando si è verosimilmente accasciato.

Un’ambulanza del 118 è arrivato nel giro di pochissimi minuti, dal vicino ospedale di Ca’ Foncello, ma per De Carlo non c’era più niente da fare: la prima ipotesi è quella di un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. Aveva 66 anni, ed era esponente di una dynasty cadorina dell’ottica originaria di Calalzo, famiglia anche di illustri sciatori e sportivi.

Era stato suo padre Antonio ad aprire bottega in via Manin nel 1947, trasferendosi dal Cadore, con la moglie Vanda ad affiancarlo. Pier Giuseppe dava una mano già quand’era studente, poi dopo la laurea in optometria aveva affiancato i genitori ed infine aveva raccolto il testimone, con l’aiuto della moglie.

De Carlo lascia, sconvolti dal dolore, la compagna Natalia, e il figlio Lorenzo, di 10 anni, la sorella, il cognato e due nipoti. Moltissimi anni fa aveva perso la moglie Carla, scomparsa prematuramente.

Amava il suo lavoro, l’altra sua grande passione era la montagna. In gioventù Pier Giuseppe era stato una promessa del calcio, arrivando alle giovanili del Milan.

Era stato molto impegnato anche nell’associazione di categoria, aderente a Confcommercio.

Affranta Monia, la collaboratrice che lo affiancava in negozio da 30 anni, e che lo aveva salutato il 30 dicembre scorso: «Era instancabile, si aggiornava continuamente, soprattutto sulle lenti a contatto, di cui era un grandissimo specialista. Non voleva mai lasciare il bancone».

Il mesto tam tam è partito dagli amici e dagli affezionati clienti e in poche ora ha fatto il giro della città, non solo nel mondo dell’Ascom e del commercio cittadino.

Il negozio, che era già chiuso per il weekend festivo e poi lunedì, è ora chiuso per lutto.

Dietro quel banco De Carlo ha servito e assistito non meno di tre generazioni di clienti, con una spiccata umanità e mostrandosi sempre un professionista di grande disponibilità.

I funerali di De Carlo saranno celebrati sabato 8 gennaio, alle 10.30, alla chiesa Votiva. Poi sarà cremato.