Treviso, è morto Catello Villani, una vita tra pizzerie e ristoranti in città e in Veneto

Il suo nome è legato alla pizzeria Sant’Agostino, aperta nel 1980, ma aveva avviato anche La Finestra. Aveva 65 anni

TREVISO. Un infarto lo ha colto domenica mattina, 5 dicembre, e il suo fisico debilitato dalla malattia con cui da anni conviveva non ha retto. Catello Villani, mezzo secolo di pizzerie e ristoranti a Treviso e nel Veneto, è mancato a 65 anni: vani i soccorsi, nonostante il tempestivo arrivo del Suem 118. Il suo nome è legato alla pizzeria Sant’Agostino, che aveva aperto oltre 40 anni fa, nel 1980. Ma la lista dei locali da lui avviati, o dove ha lavorato, è lunghissima.

Basti dire che a Treviso viveva da oltre mezzo secolo: aveva 12 anni, quando sbarcava in città dalla natia Agerola, insieme al cugino Sorrentino – per cominciare a servire alla pizzeria Le Colonne in via Diaz, di Giuseppe Messina. Oggi non c’è più ma i trevigiani la ricordano per i suoi caratteristici arredi in legno tutti incisi.

E lì, sempre in via Diaz, Catello avrebbe scritto successivamente, fra il 1995 e il 2000, un’altra pagina della piazza, con la Finestra avviata insieme a Loreno Cibin. Gestione famosa perché con il teatro aveva creato il “terzo giro”, le cene e le pizze dopo mezzanotte, con locale gremitissimo anche nel cuore della notte.

La notizia della scomparsa di Villani si è diffusa presto, ieri, in un mesto tam tam che ha attraversato locali e piazza, colleghi, collaboratori, e le dinasty di ristorazione e pizzerie in città. Lascia la moglie Patrizia e i figli Anna, Lucia, Giuseppe e Elena, i generi la nuora e i nipoti. La data dei funerali non è ancora stata fissata.