Treviso. Meningite, ucciso a 22 anni. Profilassi per 14 contatti

Primi sintomi blandi mercoledì, poi il tragico peggioramento nella notte tra giovedì e ieri: inutile la corsa in ospedale

Un dramma improvviso e terribile, uno sconforto senza fine: un giovane di 22 anni, Marco Innocente, residente a Castelfranco, in provincia di Treviso, è stato ucciso, nel giro di due giorni, da una meningite fulminante da meningococco. Il giovane aveva manifestato i primi sintomi mercoledì, con rinite ed epistassi. I familiari si erano presi cura di lui a casa ma la situazione è peggiorata rapidamente, nulla sembrava bastare. La notte seguente è stato portato al pronto soccorso di Castelfranco perché a febbre, stanchezza diffusa, cefalea e vomito si era aggiunta una pesante difficoltà a respirare, con dolori e debolezza alle gambe e macchie sul corpo e sul viso. I medici hanno tentato in tutti i modi di contenere la malattia ma venerdì mattina per lui non c’è stato più niente da fare. Il giovane, già studente del liceo Giorgione di Castelfranco, studente universitario a Padova, è morto venerdì mattina.

La diagnosi

Il sospetto dei sanitari è stato confermato dagli esami diagnostici: malattia invasiva da meningococco di tipo B. Questo tipo di batterio si trasmette per via respiratoria: per questo motivo il dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Usl 2 ha immediatamente attivato le misure previste e un’indagine epidemiologica sui contatti stretti, come da protocollo. Quattordici persone sono state sottoposte a chemioprofilassi. Si tratta dei familiari e di alcuni amici e conoscenti che il ragazzo aveva incontrato nei giorni precedenti al manifestarsi dei sintomi. Saranno tutti monitorati per alcuni giorni. L’Usl 2 precisa che questo tipo di protocollo viene indicato solo per i contatti stretti: dovranno assumere un farmaco specifico per quattro giorni. Resta il dramma di una vita spezzata in modo improvviso, al momento senza alcuna spiegazione né alcuna idea su come Innocente possa essere entrato in contatto con il batterio neisseria meningitidis.

 
I numeri

Del decesso del giovane è stato informato anche il sindaco di Castelfranco, Stefano Marcon, in quanto autorità sanitaria per la città della Castellana trevigiana. Il sindaco ha voluto esprimere il cordoglio della comunità alla famiglia di Innocente: «Sono cose che spezzano il cuore, una vita così giovane… Tutta Castelfranco è vicina ai suoi familiari». Il neisseria meningitidis ha una incubazione che può essere al massimo di 10 giorni, ma in media è di 4 giorni. Nella maggior parte dei casi si insedia senza causare problemi nelle prime vie respiratorie, la persona che entra in contatto con il meningococco non sviluppa gravi sintomi ma in alcuni casi il neisseria meningitidis può provocare malattie severe, setticemie o, come in questo violento episodio, la meningite.Si tratta di una malattia molto rara, che in medicina viene censita con una frequenza molto ridotta. L’ultima statistica aggiornata risale al 2020 quando in Italia sono stati segnalati 74 casi (a livello invasivo) da meningococco. Nel 2019 e 2018 ne sono stati segnalati 190 e 170: significa che, due anni fa, è stato riscontrato in 0,12 casi su 100 mila abitanti. Una statistica molto diversa dallo pneumococco che invece, nel 2020, è stato censito in 499 casi.